16 marzo 2018. Il Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto che aggiorna la normativa forestale nazionale, al termine di un dibattito durato 4 anni, che ha coinvolto i principali portatori d’interesse.
Vi si afferma, tra l’altro, l’importanza della gestione forestale attiva per la salvaguardia del territorio. Un passo avanti importante per le foreste italiane e per coloro che vi operano.Ora il testo è legge, anche se si dovrà lavorare a lungo per renderlo operativo, perché serviranno 6-7 decreti attuativi e il recepimento da parte delle normative regionali. Riportiamo un estratto del comunicato stampa del CDM di oggi:
“Il decreto provvede al riordino complessivo della normativa in materia di foreste e filiere forestali, in coerenza con la strategia nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale, la normativa europea e gli impegni assunti in sede europea e internazionale in materia forestale, di agricoltura, ambiente, paesaggio, commercio e sviluppo rurale.
Il provvedimento mira a far fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione attiva del territorio italiano, contrastando l’abbandono colturale e il declino demografico nelle aree montane e rurali del Paese, nonché a garantire la conservazione ambientale e paesaggistica, lo sviluppo di nuove “economie verdi” e la crescita occupazionale in particolare nelle aree interne. Più specificamente, le direttrici lungo le quali si è mosso l’intervento normativo sono le seguenti:
- promuovere su tutto il territorio nazionale la tutela e la gestione attiva e razionale del bene bosco;
- rafforzare la funzione di coordinamento istituzionale svolta dallo Stato nei confronti delle Regioni e delle autonomie locali direttamente e indirettamente competenti sulla materia forestale;
- formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale;
- definire, di concerto con le regioni e i Ministeri competenti, i criteri normativi e operativi minimi e comuni per tutto il territorio nazionale su specifici temi;
- portare in ambito internazionale ed europeo un’unica posizione nazionale in materia forestale.
Il provvedimento ha ottenuto l’intesa della Conferenza unificata e recepisce tutte le condizioni formulate dalle competenti Commissioni parlamentari.”