Con una lettera datata 30 marzo e indirizzata ai Ministri delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dello Sviluppo Economico, e degli Affari Regionali, l’UNCEM ha appoggiato la richiesta di CONAIBO (Coordinamento nazionale delle Imprese boschive) e AIEL (Associazione italiana Energie Agroforestali) di inserire tra le attività consentite e descritte nell’allegato 1 del Dpcm del 22 marzo, quelle rientranti nel codice Ateco 02 (silvicoltura e attività forestali).
Citando il testo della lettera, “le imprese forestali del settore che operano in contesti che sono prossimi alla conclusione della stagione silvana, hanno dei vincoli per completare le operazioni forestali previste dai piani di taglio. Le tempistiche a disposizione delle imprese sono già molto ridotte e non sufficienti anche nel caso in cui questa situazione emergenziale terminasse in tempi brevi. Inoltre, le imprese impegnate nella produzione di legna da ardere, se non completeranno le attività forestali, si troveranno prive del materiale da immettere sul mercato nella prossima stagione termica, dopo opportuna stagionatura e stoccaggio, con il rischio di alimentare ancor più le importazioni e subire la distribuzione di un prodotto non adeguato a una corretta combustione. Questo ultimo punto, vale anche per le imprese boschive che producono legno cippato destinato alle caldaie, alle reti di teleriscaldamento o di cogenerazione. Le imprese, se non effettueranno tagli e aumento delle scorte, rischiano di perdere i contratti di fornitura. Ancora, la necessità di riprendere l’attività vale anche per le imprese forestali impegnate nell’approvvigionamento delle filiere degli imballaggi in legno (pallet), fondamentali per molti altri settori compresi quello alimentare e farmaceutico.”
Siamo tutti consapevoli che il fermo delle attività selvicolturali disposto dalle autorità deve avere carattere momentaneo. E’ infatti evidente che se non riprenderanno presto i lavori, l’offerta locale non potrà fare fronte adeguatamente alla richiesta di combustibili legnosi per la prossima stagione, ricordando che la fornitura di combustibile da riscaldamento rientra tra i servizi essenziali che devono essere comunque garantiti.
Quindi stiamo in attesa di vedere gli sviluppi di queste iniziative che ci interessano da vicino, mentre da parte nostra continueremo a mantenere un filo diretto con le autorità regionali per far sentire la voce del settore e informarvi in tempo reale sulle novità che coinvolgeranno la nostra filiera forestale.